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Avocado, Agrumi ed Olio: una triade perfetta per la Calabria

12/01/2022 11:01

Nicola

Costume,

Coltivazione di Avocado in Italia

Un futuro possibile, un modo nuovo di fare impresa agricola in Calabria

Sono orgoglioso delle mie origini e contento di abitare nella mia terra, ma mi capita spesso di assistere, in TV o sui giornali, al racconto di una regione Calabria abitata da gente lavativa, dedita al malaffare, che tira a campare sottraendo soldi statali con mezzucci e clientelismo.

Attenzione, non dico certamente che in Calabria la 'ndrangheta non esista o che il popolo calabrese sia un esempio di produttività, ma certi messaggi inducono convinzioni sbagliate nell'opinione pubblica creando un alone di sospetto su qualunque cosa provenga da questa sventurata regione.

Perchè non si parla di più di ciò che la Calabria rappresenta nell'agricoltura italiana: è la seconda produttrice di agrumi con 850.000 tonnellate annue, seconda produttrice di olio extravergine con il 15% del totale prodotto in italia, seconda produttrice di avocado. . . Si, lo so, l'avocado calabrese è un frutto di nicchia e per ora rappresenta un riuscito tentativo di imprenditori coraggiosi, ma è fortemente in crescita e grazie ad alcune caratteristiche climatiche peculiari della nostra regione, potrebbe sicuramente avere, anzi avrà, un notevole sviluppo.

Coltivazione di Avocado in Calabria

Proprio nei giorni scorsi ho avuto una accesa discussione con un toscano, uomo simpatico ed alla mano, ma convinto della superiorità organolettica del proprio olio e di quello della sua regione.

Ho speso tutta la serata a spiegare ed illustrare le potenzialità inespresse dell'olio Calabrese, oggi usato soprattutto per fare volume ad oli non del territorio, purtroppo privo di valorizzazione propria e relativo sostegno pubblicitario.

E' vero, tranne pochi casi virtuosi, l'agricoltura in Calabria, e soprattutto nella provincia di Reggio, è ferma agli anni '50. Le poche cooperative esistenti o sono fantasmi (nel senso che esistono sulla carta per lucrare soldi alla CEE) o funzionano male, non rappresentando quel potenziale volano capace di far cambiare rotta alla regione. Gli agricoltori sono poco propensi ad unirsi e formare quello che in termine tecnico si chiama "distretto agricolo": i distretti, infatti, potrebbero essere dei sistemi produttivi in cui le imprese hanno modo di agire sinergicamente con la costituzione di una vera e propria filiera certificata e tutelata.

Fantascienza, no non credo. Solo spirito di iniziativa e capacità di far gruppo, nonchè consapevolezza che la forza non deve venire dalla politica ma dalla volontà dei singoli.

Agrumi, olio extravergine, avocado: sono colture in cui il nostro territorio è votato e che ne potrebbero rappresentare la fortuna ed il futuro.  I giovani dovrebbero, con l'entusiasmo proprio della loro età, guardare all'agricoltura con occhi diversi, in modo più imprenditoriale, pensando che è giunto il momento di fare da soli, magari osando un pò, rinnovando il modo di gestire e di pensare l'azienda agricola, sfruttando il momento congiunturale favorevole ed i finanziamenti disponibili.

La Calabria ed i Calabresi non sono quello che attualmente viene rappresentato, sono una terra ed un popolo fiero che ha bisogno di credere di più nei propri mezzi, e l'agricoltura, insieme al turismo, è un mezzo per rinfrancarsi, dimostrando a tutti ciò di cui siamo capaci.

Nel mio piccolo, spero di riuscire a smuovere quella cappa di indifferenza e svogliatezza che impedisce di guardare ad un futuro diverso e più radioso per i nostri figli. O almeno ci proverò, con tutto me stesso !