L'avocado è un albero molto longevo e normalmente vive circa 400 anni.
Quelli che piantò mio padre oltre 40 anni fa, oggi si ergono imponenti, il tronco ha un diametro di ½ metro e, se non fosse stato per le potature eseguite per facilitare la raccolta, sarebbero alti oltre 20 metri.
Io però oggi vi voglio parlare di alberi molto, ma molto, ma molto più vecchi . . . praticamente preistorici.
La prima testimonianza storica dell'avocado si deve al ritrovamento all'interno di una grotta, nella regione messicana di Puebla, di un nocciolo datato oltre 12.000 anni fa.
L'avocado cresceva rigoglioso nelle foreste messicane già dal cenozoico e, secondo gli studiosi, rappresentava il cibo preferito dei Gonfoteri, animali vissuti per milioni di anni, molto simili agli elefanti ma più grandi e provvisti di un becco allungato. Essi erano capaci di ingoiare il frutto intero, cibarsi della polpa ed espellerne il nocciolo, il quale così poteva dare origine ad una nuova piantina, assicurando il perpetuarsi della specie.
L'avocado di allora era ben diverso da come lo conosciamo oggi: aveva infatti un nocciolo di ben 12 cm e questo ci aiuta ad immaginare le dimensioni di questi animali che potevano arrivare a pesare 4 tonnellate.
Sopravvissuto all'evoluzione, anche grazie a questo espediente, il frutto si sviluppò in tutta l'America, anche in zone che al tempo erano molto più temperate rispetto alle attuali.
Circa 13000 anni fa, a seguito dell'ultima era glaciale, ci fu in tutto il mondo una estinzione di massa durante la quale i grossi mammiferi americani scomparvero;
il tenace avocado no, nonostante la sua proverbiale sensibilità al freddo. Da quel momento in poi ci ha pensato l'uomo a piantarlo e a farlo sviluppare.
Gli europei fecero la sua conoscenza grazie a Cristoforo Colombo ed alla scoperta dell'America. Nel 1526 lo storico spagnolo Fernandez de Oviedo, vissuto alla corte di Carlo V, dopo un viaggio in America, lo descrisse tessendone le lodi.
Nel '700 giunse nelle Filippine e in Indonesia, dove la sua coltivazione è tutt'ora molto florida. Non avvenne lo stesso nell'India dove ancora oggi non riscuote successo. Per finire nel '900 giunse in California ed in Florida dove alcuni coltivatori lo importarono dal messico: si sviluppò molto bene ma una gelata 2 anni dopo distrusse tutta la piantagione. Sopravvisse solo una pianta che fu definita Fuerte (vigorosa), capace di adattarsi al clima californiano ed alle sue escursioni e che ha dato origine alla varietà da noi coltivata tutt'oggi .